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Dieci titoli per tutti i gusti, dieci film sulla moda per chi ama le passerelle, l’arte e la creatività: ecco i nostri suggerimenti per trascorrere le serate estive… sognando un po’

L’estate è iniziata e con lei è arrivata la voglia di ritagliarsi momenti di relax da dedicare alle proprie passioni. E quale idea migliore se non accomodarsi sul divano, magari con una vaschetta di gelato, e lasciarsi trasportare dai film che parlano di moda? Storie di chi la moda la crea, di chi la vive e di chi – proprio come noi del Maglificio Pini – non può proprio farne a meno.

Dopo aver selezionato dieci serie tv sulla moda, oggi abbiamo scelto altrettante pellicole imperdibili che, tra commedie brillanti, biopic emozionanti e documentari esclusivi attraversano decenni di storia. È nato così un tour cinematografico all’insegna del glamour: dalla New York patinata delle riviste di moda alle passerelle dell’alta sartoria italiana, ce n’è per tutti i gusti.

House of Gucci (2021)

Ridley Scott dirige un cast pazzesco — sullo schermo sfilano, davanti ai nostri occhi, Lady Gaga, Adam Driver, Jared Leto e Al Pacino — per raccontare una delle vicende più clamorose della moda italiana. Il film ripercorre gli amori, i tradimenti e le ambizioni all’interno della dinastia Gucci, concentrandosi in particolare sul rapporto turbolento tra Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani. La loro storia d’amore si trasforma ben presto in una lotta per il controllo dell’impero di famiglia, fino a sfociare in un tragico epilogo che ha dominato le pagine di cronaca nera.

Coco avant Chanel: l’amore prima del mito (2009)

Audrey Tautou veste i panni della giovane Gabrielle “Coco” Chanel in un biopic elegante diretto da Anne Fontaine. L’infanzia in orfanotrofio, i primi lavori come sarta di giorno e cantante di cabaret di notte, per arrivare alla nascita della sua casa di alta moda, il film segue Coco nella parabola che la consacra icona di stile. Al centro c’è la storia d’amore con Boy Capel, la cui perdita segnerà profondamente la stilista senza però spegnerne la determinazione. Chanel, con la sua visione rivoluzionaria di una nuova femminilità libera da corsetti e fronzoli, costruisce uno stile unico che continuerà a ispirare e far sognare generazioni.

Yves Saint Laurent (2014)

Un ritratto affascinante dello stilista francese Yves Saint Laurent, diretto da Jalil Lespert. A soli 21 anni, dopo la morte di Christian Dior, il talentuoso Yves viene nominato direttore artistico dell’illustre maison – un’investitura precoce che segna al contempo l’inizio della leggenda. Durante la prima sfilata incontra Pierre Bergé, futuro compagno di vita e socio con cui Saint Laurent fonda la propria, omonima, casa di moda. Il film esplora le luci e le ombre di un genio creativo: dalla nascita di capolavori diventati un classico, come il celebre smoking da donna, alle difficoltà personali, dipingendo il ritratto di un uomo che ha rivoluzionato il concetto di eleganza nel XX secolo.

Il diavolo veste Prada (2006)

Diretta da David Frankel, la commedia ormai di culto ci porta nell’esclusivo (e spietato) mondo delle riviste di moda. Andy Sachs (Anne Hathaway) è una giovane laureata che sogna il giornalismo d’inchiesta, ma diventa invece seconda assistente della leggendaria Miranda Priestly (Meryl Streep), direttrice di Runway – patinata rivista ispirata a Vogue. Totalmente ignara di abiti firmati e tacchi a spillo, Andy inizialmente fatica a tenere il passo nell’ambiente scintillante e iper-competitivo di Miranda. Con il tempo però, grazie a determinazione e a un notevole makeover, la ragazza impara a destreggiarsi tra le richieste impossibili e a farsi valere, scoprendo il sottile equilibrio tra sé stessa e il luccicante universo fashion. Il film, sorretto da interpretazioni magistrali (impossibile dimenticare le freddure taglienti di Miranda), svela il lato glamour ma anche le sfide dietro le quinte del fashion system. E a vent’anni dall’uscita, la buona notizia è che l’attesissimo sequel è in lavorazione, con uscita prevista nel 2026.

Colazione da Tiffany (1961)

Un classico intramontabile diretto da Blake Edwards, tratto dal romanzo di Truman Capote, che ha definito un’epoca in fatto di stile. Protagonista è Holly Golightly (Audrey Hepburn), giovane donna eccentrica nella New York anni Sessanta, divisa tra feste mondane e una vita sentimentale irrequieta. Holly ama vestirsi alla moda e sorseggiare caffè davanti alle vetrine di Tiffany sulla Fifth Avenue, incarnando un’eleganza chic e spensierata. L’arrivo nel suo palazzo di Paul Varjak (George Peppard), uno scrittore in cerca d’ispirazione mantenuto da una ricca amante, dà il via a un’amicizia complicata destinata a stravolgere gli equilibri di entrambi. Tra sorrisi, romanticismo e venature di malinconia, Colazione da Tiffany è entrato nell’immaginario collettivo soprattutto per l’iconica immagine di Audrey Hepburn in tubino nero Givenchy e fili di perle: un’immagine che ha consacrato il “little black dress” e che rende questo film un riferimento obbligato per ogni amante dell’eleganza senza tempo.

Valentino, l’ultimo imperatore (2008)

Il regista Matt Tyrnauer ci accompagna, con discrezione, dentro la vita e il lavoro di Valentino Garavani, seguendo gli ultimi due anni prima dell’addio alle passerelle. Attraverso filmati dietro le quinte e interviste a collaboratori, muse e amici celebri, scopriamo il dietro le quinte del mondo di Valentino – dagli atelier romani dove prendono forma abiti da sogno, fino agli spettacolari show sulle passerelle internazionali. Emerge anche il ritratto umano di un imperatore della moda e del suo storico braccio destro Giancarlo Giammetti, partner nella vita professionale e privata da oltre mezzo secolo. La loro collaborazione, fatta di complicità e perfezionismo, è il cuore di un racconto che celebra l’eleganza, la creatività e la passione di un uomo che ha portato il lusso Made in Italy nell’Olimpo del fashion mondiale.

Franca: Chaos and Creation (2016)

La moda oltre le pagine patinate: questo documentario intimo, diretto da Francesco Carrozzini, è dedicato alla leggendaria Franca Sozzani, storica direttrice di Vogue Italia e madre del regista. Il film è sia un omaggio affettuoso sia uno sguardo approfondito sulla visione anticonformista di Franca; vengono ripercorsi gli inizi e gli audaci anni alla guida di Vogue: dalle copertine rivoluzionarie degli anni Novanta – che attraverso la collaborazione con fotografi d’avanguardia hanno affrontato temi come razzismo, chirurgia plastica e violenza domestica – al ruolo di Sozzani nel ridefinire il concetto di bellezza e modernità nel fashion system. Chaos and Creation svela non solo i successi professionali, spesso accompagnati da controversie creative, ma anche il lato umano di una donna che ha cambiato per sempre il modo di raccontare la moda, rendendola veicolo di messaggi sociali e culturali. Un must per capire quanta arte e coraggio possono nascondersi dietro un servizio fotografico di moda.

I Love Shopping (2009)

Tratto dall’omonima serie di bestseller firmati da Sophie Kinsella, I Love Shopping è una commedia frizzante che gioca con la passione, talvolta insana, per lo shopping, appunto. Rebecca Bloomwood (Isla Fisher) è una ragazza di New York allegra, solare e del tutto incapace di resistere alle tentazioni delle vetrine. La sua ossessione per gli acquisti la porta a collezionare abiti firmati, scarpe e soprattutto un’impressionante marea di debiti sulle carte di credito. Fin da bambina, Becky sognava di lavorare in una rivista di moda, ma per ironia della sorte trova un impiego presso una rivista economica, ben lontana dal mondo patinato che desiderava. Mentre cerca di nascondere i propri guai finanziari, la protagonista si caccia in situazioni esilaranti e al limite del surreale – tra bugie, saldi folli e carte di credito congelate nel freezer – imparando a sue spese preziose lezioni sulla gestione del denaro. Non mancherà naturalmente un tocco di romanticismo: grazie all’aiuto di un affascinante giovane (Hugh Dancy) incontrato sul lavoro, Becky proverà a rimettere ordine nella propria vita. I love shopping è un film leggero e divertente, perfetto per chi vuole ridere riconoscendosi almeno un po’ nelle disavventure di una shopping-dipendente incallita.

Dior and I (2014)

Raf Simons è appena entrato in Dior come direttore artistico e ha otto settimane per realizzare una collezione haute couture che riesca, allo stesso tempo, a onorare la tradizione della maison e rinnovarla. La regia di Frédéric Tcheng segue la nascita di abiti che dovranno sorprendere la stampa e convincere il pubblico, ma anche la sfida di Simons nel conquistare la fiducia del suo team: il gap linguistico è un grave problema che sarà superato grazie alla presenza del suo braccio destro, Pieter Muller. La sfilata è un trionfo, la frenesia del backstage ricalca una performance teatrale alla quale si lavora fino all’ultimo istante utile. Si dice che il mondo della moda sia effimero, eppure la capacità dei suoi protagonisti di trasmettere fatica e passione, di emozionare e coinvolgere è assolutamente tangibile e profonda.

Zoolander (2001)

Una cosa è certa: Zoolander è la commedia satirica che prende in giro il mondo delle passerelle come nessun altro film ha mai fatto. Diretto e interpretato da Ben Stiller, è diventato negli anni un vero cult nel suo genere. Il protagonista Derek Zoolander è il top model più famoso del momento, “bello bello in modo assurdo” e terribilmente ingenuo. Quando il potente stilista senza scrupoli Mugatu (Will Ferrell) decide di manipolarlo tramite un folle lavaggio del cervello, e coinvolgerlo in un complotto criminale, Derek si ritrova al centro di situazioni assurde. Tra rivalità con l’emergente modello-hippie Hansel (Owen Wilson), sfilate surreali e missioni segrete, il film infila una serie di gag esilaranti e caricaturali sugli eccessi del fashion business. Indimenticabile la “faccia da modello” Blue Steel sfoderata da Zoolander, così come i cameo di vere celebrità della moda e dello spettacolo che giocano a prendersi poco sul serio, come David Bowie. Zoolander dimostra insomma che anche la moda sa ridere di se stessa: un concentrato di ironia e leggerezza, perfetto per una serata spensierata all’insegna dello stile… e del non prendersi troppo sul serio.

 

Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio tra cinema e moda, ma ora passiamo la parola a voi. Quale di questi film vi ha colpito di più o vi ha fatto sognare ad occhi aperti? Avete già il vostro preferito assoluto, oppure inserireste un altro titolo in classifica? Fatecelo sapere!

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