I capi esclusivi creati per le Fashion Week raccontano una storia che attraversa due generazioni, e che guarda al futuro
È sufficiente varcare la soglia del Maglificio Pini per respirare la moda, letteralmente. Dagli anni Novanta, lavoriamo infatti fianco a fianco con i brand più prestigiosi del panorama internazionale, e questo ci dà la possibilità di arrivare sulle passerelle di Milano, Londra, Parigi e New York, portando il Made In Italy sotto i riflettori.
Ogni collaborazione ci ha spinto sempre un po’ più in là, ad esempio sperimentando nuovi filati e cercando nuove soluzioni tecniche, per dare vita a capi unici, pronti a sorprendere. E senza farci intimidire dagli imprevisti dell’ultimo minuto. Con orgoglio e tanta passione, continuiamo a trasformare le sfide in vere opere d’arte.
Gaetano Navarra e l’uso pionieristico di viscose elasticizzate e jacquard
Nei primi anni Novanta, abbiamo intrapreso una collaborazione a dir poco memorabile con Gaetano Navarra, un sodalizio che ha rappresentato un reale punto di svolta. Ricordiamo ancora l’episodio che ha avuto per protagonista Eva Herzigova, che con la sua disinvoltura — quando il top dell’abito le è scivolato lasciandola scoperta — ha trasformato un piccolo imprevisto in un momento da applauso. L’esperienza ci ha spinto a sperimentare con viscose elasticizzate e tessuti jacquard, aprendo la strada a lavorazioni più complesse e fuori dagli schemi.
La sfida creativa del patchwork con Proenza Schouler
La nostra prima collaborazione con Proenza Schouler, nel 2016, è cominciata da subito come una sfida creativa: un abito patchwork composto da più di trenta pezzi, calati e non tagliati, in punti diversi (piquet, bouclè, coste) e realizzato con ben sei filati differenti, mescolati e lavorati in vanisè. Poi, il gran finale: il team campionario si ammala! Nonostante le difficoltà, la consegna del capo è avvenuta nei tempi, e anzi abbiamo avuto modo di aggiungere ulteriori varianti di colore. La sfilata è stata un successo, il capo è stato presentato in due colori e ha lasciato il segno per la sua originalità e complessità.
JW Anderson tra cotone bio, forme esagerate e… gomma piuma
Poco tempo dopo, in occasione della Primavera-Estate 2017, abbiamo osato il non convenzionale con JW Anderson: un capo in cotone bio, dalla mano organica e rustica, caratterizzato da fondi, collo e polsi esagerati. Dopo numerosi tentativi, abbiamo trovato la soluzione creativa per conferire il giusto volume all’abito: utilizzando la gomma piuma, quella che normalmente imbottisce i divani! Il risultato è stato un capo da sfilata con un effetto sorprendente e che ha fatto parlare di sé, dimostrando ancora una volta quanto lo spirito creativo sia una guida infallibile.
Il design avant-garde conquista il Met Gala con Proenza Schouler
Un’altra collaborazione che ricordiamo è, di nuovo, con Proenza Schouler, e ha portato alla creazione di un abito bandage in viscosa, declinato in due versioni: una lunga e aderente e una corta e ampia. La versione a manica lunga è stata poi realizzata in custom made per l’artista Grimes, che l’ha sfoggiata al Met Gala del 2017, a tema “Rei Kawakubo/Comme des Garçons: Art of the In-Between”. Con un tocco metallizzato, l’abito ha reso omaggio al design avant-garde dello stilista, confermando il nostro impegno nell’osare, senza dimenticare la maestria artigiana.
Questi sono solo alcuni dei momenti indimenticabili che hanno costellato la vita del Maglificio Pini. Nel nostro Archivio, sono raccolte le testimonianze di un lungo percorso: perché per costruire il futuro, è indispensabile avere consapevolezza della propria storia.