Da Brunello Cucinelli e Stella McCartney, due esempi di come creatività e innovazione possono contribuire a creare una moda sostenibile; e qualche aggiornamento dal nostro Maglificio.
La Cop28 che si è da poco conclusa a Dubai ha portato a un accordo definito “storico”: il documento finale impegna infatti le parti in modo esplicito, e per la prima volta, alla riduzione di tutti i combustibili fossili entro il 2050, definendo il prossimo decennio come “critico” per implementare il processo.
La moda non può essere estranea a tale cambiamento, anzi: al Maglificio Pini siamo convinti che creatività e innovazione possano indicare nuove strade da percorrere, strade sostenibili e rispettose del nostro pianeta, con interventi concreti.
Per una moda che guarda al futuro
Negli spazi dell’Expo di Dubai, la moda era presente con diverse proposte. Tra queste, in particolare due hanno catturato l’attenzione.
Brunello Cucinelli ha approfondito il progetto ispirato alla “umana sostenibilità”, che mira a ripristinare l’armonia tra le piccole comunità locali, rigenerare paesaggi degradati e recuperare le tradizioni tessili e artigianali. La proposta si traduce nel sostegno alle economie locali di cashmere, cotone e seta, con un’attenzione particolare alla tutela della biodiversità dell’Himalaya. Ad esempio, è curato il ripristino delle foreste nella provincia di Assam, mentre nel Ladakh la fibra della pashmina vede protagoniste le produzioni locali.
Sempre nell’ambito della Conferenza, Stella McCartney ha presentato un’installazione nella Green Zone, raccogliendo le proposte di quindici innovatori specializzati in agricoltura rigenerativa e alternative vegetali e bio ai materiali utilizzati nell’industria. Ad esempio, la pelle animale viene sostituita da una a base di uva realizzata in collaborazione con Veuve Clicquot, oppure è sottolineata la possibilità di realizzare capi con pelle biologica Protein Evolution.
Il percorso del Maglificio in un’ottica di sostenibilità
Da Dubai a Forlì, come Maglificio Pini nel corso degli ultimi anni abbiamo prestato particolare attenzione al tema di una moda consapevole e attenta al nostro futuro, come umanità e come pianeta: lo raccontiamo spesso e non ci stancheremo mai di farlo.
Anche per noi è necessaria una riflessione sulla sostenibilità, e in modo particolare ci concentriamo da un lato sul taglio delle emissioni e dall’altro sullo sviluppo di progetti con il minor impatto ambientale possibile. Ad esempio, abbiamo iniziato a proporre ai nostri clienti e utilizzare fibre come il cashmere e la viscosa riciclati.
Inoltre, rinnoviamo costantemente le nostre certificazioni, come Re.Verso™, per donare nuova vita agli scarti dei filati, e Impresa Etica®, in tema di responsabilità di impresa.
Dal punto di vista del territorio, continua il nostro impegno con le scuole e, a questo proposito, un aneddoto in particolare resterà caro nella nostra memoria: lo scorso settembre, durante una visita alle scuole di Forlì dopo la tremenda alluvione che ha devastato l’Emilia-Romagna, il Presidente Sergio Mattarella ha incontrato proprio una nostra stagista. In quel momento abbiamo ricordato quanto fare impresa sia, e debba essere, una risorsa straordinaria, nel rispetto delle persone, del territorio e dell’intero pianeta.