Le tendenze per la stagione AI 23/24 raccontano una moda ispirata dalla natura, proiettata verso la realtà virtuale, pronta a esaltare le singole individualità e che guarda oltre i confini di spazio e tempo.
Quali saranno le principali tendenze per la stagione AI 23/24? Che ruolo avranno materiali e colori, ispirazione e ricerca nel definire i capi dei prossimi mesi? Mentre al Maglificio Pini siamo già al lavoro per le future collezioni, il primo pensiero che emerge è quello di una moda senza confini.
Si punta infatti a sottolineare l’individualità, lasciando ad accostamenti di materiali diversi, dal cashmere ai tessuti tecnici, e giochi di volumi il compito di rimarcare l’espressività dei singoli; tutto ciò senza mai cadere in una divisione per generi che risulta obsoleta.
Similmente, i tessuti stessi diventano universali, superano le barriere delle stagioni: le lane si alleggeriscono, sono ideali per l’inverno così come per i mesi più caldi; i cotoni, viceversa, si fanno più pesanti e pronti ad adattarsi ai climi freddi.
In questo modo, le potenzialità stesse delle fibre aumentano: un capo si fa passepartout per ogni occasione nel corso della giornata, il suo ciclo di utilizzo copre molti più mesi che in precedenza.
La ricerca, inoltre, spinge alla sperimentazione di nuovi tessuti, approfondendo un’altra grande ispirazione: la natura.
Le fibre tessili del futuro non arrivano esclusivamente dal mondo vegetale oppure, dato non meno trascurabile, dal riciclo di capi e scarti di lavorazione: basti pensare agli studi sulle fibre derivate dal latte. Il mondo naturale, insomma, si riconferma protagonista nella necessità di un uso (e riuso) consapevole delle risorse. Così, arte, tecnologia e ricerca biologica si intersecano.
Sempre seguendo questo tema, anche origini delle materie prime e tracciabilità in ogni fase produttiva acquistano importanza: solo in questo modo è possibile puntare alla massima trasparenza durante l’intero ciclo di vita di un capo. La circolarità della moda resta uno degli obiettivi fondamentali.
Ancora, dal mondo vegetale e animale arrivano le idee per colori, fantasie e forme.
È interessante osservare, ad esempio, come dall’alimentazione e dal mondo della lavorazione artigianale arrivino inedite idee cromatiche: melassa, uova, carni; i pigmenti si fanno sempre più accesi, luminosi, intensi. Per contrasto, in una contemporanea ricerca di minimalismo, sono esplorate le scale di grigio.
Ci si sposta poi verso il Metaverso, la nuova frontiera: compaiono allora colori pastello e tinte diafane, a ricordare relax e benessere.
L’individuo, il suo ruolo nella natura e le prospettive di una nuova realtà virtuale, la sua centralità e, al contempo, il superamento delle vecchie concezioni di genere, spazio e tempo sono in continua, incessante evoluzione.